Proseguono dopo la pausa estiva le attività della rassegna Incontri culturali al Museo, promosse dalla Fondazione Mandralisca e ospitate alMuseo Mandralisca di Cefalù (via Mandralisca, 13).
Venerdì 15 settembre, alle ore 18.00, verrà presentato il libro “Antonio Castelli – Leonardo Sciascia – Storia di un sodalizio – Carteggio ed altri testi scritto da Giuseppe Saja, curatore delle attività culturali della Biblioteca Mandralisca. Ingresso libero.
In occasione dei cento anni dalla nascita di Antonio Castelli l’autore presenterà il piccolo carteggio intercorso tra Sciascia e lo stesso Castelli, materiale prezioso che porta alla luce un’amicizia e un sodalizio fatti di discrezione, sensibilità e virtù intellettuali, oltre a sostanziare un altro aspetto della poliedrica attività culturale dello scrittore di Racalmuto: quello dello scopritore e dell’estimatore di autori del passato o a lui contemporanei.
Il saggio del professore Saja dimostra anche che Sciascia riconobbe a Castelli, autore de Gli ombelichi tenui (Lerici, 1962) e di Entromondo (Vallecchi, 1967), tra gli altri meriti, quello di aver formalizzato nella concisione di un’ispirata espressione, “Paese come cosmo”, una visione del mondo, un esplicito Aleph con il quale tentare di comprendere realtà più complesse rispetto a quelle, pur vitali ed essenziali, dei piccoli centri urbani.
Il volume, pubblicato dalla casa editrice Salvatore Sciascia e promosso dalla Fondazione Mandralisca di Cefalù, presenta in appendice i testi in cui Sciascia scrisse in modo esplicito di Castelli e la prosa che quest’ultimo volle dedicare a Cefalù, suo luogo d’elezione.
A conversare con l’autore, dopo un’introduzione di Vincenzo Garbo, Presiedente della Fondazione Mandralisca e il saluto del sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, sarà Salvatore Ferlita, docente dell’Università Kore di Enna e critico letterario. Durante l’incontro l’attore Gigi Borruso leggerà alcuni testi di Antonio Castelli.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Antonio Castelli (Castelbuono, 1923 – Palermo, 1988) dopo aver collaborato, tra il 1954 e il ’58, con il «Mondo» di Pannunzio e con il «Caffè» di Vicari, pubblicò il volume Gli ombelichi tenui nella collana «Narratori» della Lerici, diretta da Romano Bilenchi e Mario Luzi. Nel 1967, per i tipi della Vallecchi, fautore Geno Pampaloni, vide la luce Entromondo, seconda ed ultima opera data alle stampe da Castelli, se si eccettua il volume selleriano Passi a piedi passi a memoria del 1985, che è un florilegio dei primi due. L’opera omnia dello scrittore madonita (Opere) è stata pubblicata dalla casa editrice Salvatore Sciascia nel 2008, con la curatela di Giuseppe Saja.